Lo scultore Antonio Canova, come molti suoi contemporanei, reputava i capolavori della scultura greca, con i corpi perfetti degli atleti e le figure bellissime delle dee, il livello più alto mai raggiunto dall'arte. L'unica possibilità di farsi onore e diventare un grande artista era dunque imparare da quei maestri, facendo rivivere le forme e la bellezza del mondo classico attraverso un nuovo classicismo.