Esposto in:
Piazzale della Pilotta, 15, Parma
Aperto, sta per chiudere: ultimo ingresso ore 17:45
Profilo verificato
Nell’autunno del 1810 Canova venne invitato a Parigi per eseguire il ritratto della nuova sposa di Napoleone, Maria Luigia d’Asburgo: i diari dell’artista registrano in presa diretta le sedute di posa per la realizzazione del modello in creta. Al ritorno a Roma il grande scultore preparò subito un busto in marmo e cominciò a lavorare ad una grande statua - studiando in prima battuta l’effetto della composizione tramite alcuni bozzetti in creta - che raffigurasse la sovrana come la personificazione della Concordia, solennemente assisa in trono, abbigliata all’antica, con diadema regale, scettro e patera (un piccolo piatto di cui gli antichi si servivano nelle cerimonie religiose): riuscitissima appare la fusione tra austera nobiltà classica della figura e immediatezza parlante del ritratto, fra erudita ispirazione archeologica e affettuoso tratto realistico. La statua era già pronta nel gennaio del 1814, ma il drammatico crollo dell’impero napoleonico ne impedì il trasporto a Parigi. Solo nel 1817, divenuta ormai duchessa di Parma e Piacenza, Maria Luigia riuscì a recuperare la scultura rimasta a Roma nello studio dello scultore, decidendo di sistemarla nella reggia di Colorno, dove rimase fino al 1848, quando il suo erede, l’arciduca Leopoldo d’Asburgo, la donò alla città, affinché fosse sistemata nella nicchia della Galleria che la sovrana stessa aveva fatto allestire nel Palazzo della Pilotta, dove tuttora si può ammirare.
Titolo: Maria Luigia d’Asburgo in veste di Concordia
Autore: Antonio Canova
Data: 1810-1814
Tecnica: Scultura in marmo
Esposto in: Galleria Nazionale
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