Dal 22 novembre al 13 gennaio 2019
Acheropita è il criptico titolo della personale di Fabrizio Cotognini con la quale si conclude Cambi di rotta, il ciclo di mostre curate da Umberto Palestini e ospitate nello Spazio K della Galleria Nazionale delle Marche. L’evento, già segnalato da significative riviste italiane, assume particolare importanza in quanto rappresenta la prima personale dell’artista marchigiano dopo la recentissima vittoria del 19° premio Cairo, consegnato nella prestigiosa cornice di Palazzo Reale a Milano.
La ricerca di Cotognini è principalmente legata ad una rivisitazione contemporanea del patrimonio culturale dell’arte classica, attraverso lo strumento del disegno con il quale l’artista crea singolari e affascinanti accostamenti iconografici.
Umberto Palestini, nell’introduzione al suo lavoro, scrive che «l’autore diventa una sorta di sciamano che mescola elementi visivi emblematici di un trascorso artistico entrato nell’immaginario, inventando una personale archeologia in cui l’antico viene completamente destrutturato. In tale processo la citazione viene rinnegata con il suo sterile bagaglio nostalgico, mentre all’orizzonte Cotognini fa intravedere le singolari coordinate di una suggestiva concezione alchemica.
Approdando nel Palazzo Ducale di Urbino, Cotognini non poteva lasciarsi sfuggire la straordinaria occasione di confrontarsi con un celebre autore quale Paolo Uccello, e una delle sue opere capitali: il Miracolo dell’Ostia profanata. Due sculture evocano i coniugi ebrei che avevano acquistato l’ostia e saranno tragicamente giustiziati insieme ai loro figli. Per rievocare la predella, che ha un andamento narrativo e formale molto caro all’artista, egli sceglie, con uno scarto concettuale, due opere tridimensionali omaggiando uno dei grandi maestri della prospettiva nella storia dell’arte. A contorno, una serie di teche ospitano una sequenza di disegni, assemblaggi grafici, schizzi su acetati sovrapposti ad immagini. Un procedere poetico costruito su contaminazioni linguistiche, ma anche su puri e rigorosi disegni di mirabile fattura, a testimonianza della preziosa ricerca di un autore colto, ammaliato dall’antico, ma capace di rivitalizzarlo facendolo riemergere dall’oblio».
Piazza Rinascimento 13, Urbino, Italia
Orari di apertura
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mercoledì | 08:30 - 19:15 | |
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