Il Museo di Scienze della Terra dell’Università di Siena raccoglie le collezioni cartografiche, geologiche, mineralogiche, petrografiche, paleontologiche e antropologiche presenti fin dagli anni Sessanta del Novecento nell’Istituto di Geologia e Paleontologia (ora divenuto Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente). Nel corso degli anni, le collezioni sono state organizzate e integrate con campioni didattici e museali di fossili, minerali e rocce fino a raggiungere, nell’insieme, alcune migliaia di unità. Tra queste, troviamo una significativa collezione di rocce ornamentali con lastre di rocce anche di grandi dimensioni e numerosi sussidi didattici e interattivi.
Tra le peculiarità del Museo, nella sezione mineralogica, vanno infatti evidenziati alcuni grandi campioni: un cristallo di barite di oltre 50 cm di lunghezza che rappresenta un primato mondiale per il Museo, trattandosi del più grande di questa specie fino ad oggi ritrovato. E ancora, due grandi campioni di zolfo provenienti dalle miniere siciliane, un campione di malachite botroidale dell’ex Congo e un cristallo di quarzo, con inclusi cristalli di shorlite, proveniente dal Brasile.
Lo sviluppo degli anni recenti ha consentito al Museo di Scienze della Terra di Siena di assumere, oltre alla valenza istituzionale, anche un ruolo divulgativo in favore del pubblico esterno, consistente in una rilevante offerta didattica. Tra le attività, infatti, emergono l’impegno per la valorizzazione dei siti di rilevante interesse geo-mineralogico e l’attività di ricerca e conservazione del patrimonio mineralogico della Toscana e in particolare della provincia di Siena.