Dal 14 novembre al 17 marzo 2024
Nella notte del 2 luglio 1827 a Modena venne uccisa Maria Pedena. Maria aveva quattordici anni, faceva la ricamatrice e aveva un fidanzato, violinista.
La giovane conosceva l’assassino, Eleuterio Malagoli, un liutaio che viveva a pensione a casa dei genitori della stessa. Ad uccidere la giovane fu un colpo dicoltello alla gola, anche se il povero corpo fu trovato ricoperto di numerose altre ferite a testimonianza della strenua difesa che la ragazza aveva opposto al suo aggressore. Il Malagoli, all’epoca sposato con Domenica Muccioli, che secondo la cronaca aveva dovuto sposare perchè “resa già da lui illeggittimamente madre”, cercò di uccidersi sparandosi dopo aver commesso il fatto e morì dopo qualche giorno. Essendo già morto al momento della sentenza, fu condannato al patibolo “in effigie”.
Il tragico fatto di sangue ebbe vasta eco a Modena. Numerosi raccoglimenti poetici furono composti in memoria della giovane vittima. La sua immagine cominciò a circolare per mezzo di stampe a larga tiratura.
Questa mostra raccoglie opere e documenti che illustrano come la narrazione postuma dei fatti intorno all’uccisione di Maria Regina Pedena fu influenzata da consuetuduni sociali, culturali e politiche concomitanti, che portarono ad interpretazioni distinte da quelle evidenti dalla sola analisi dei fatti.
Largo Porta Sant'Agostino, 337, Modena, Italia
Orari di apertura
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