Dal 27 marzo al 31 marzo 2023
Tra Seicento e Settecento l'arte barocca - la ricerca della meraviglia, della finzione e dello stupore, della mozione degli affetti, dell'enfasi patetica e dell'estasi - porta alla ribalta a Genova grandi protagonisti: in pittura, scultura, nella coinvolgente grande dimensione dell'affresco e in quella piccola, preziosa, del disegno, del tessuto, della maiolica. Questi protagonisti, artisti di fama e successo alla loro epoca, furono attori di grandi trasformazioni di gusto in città e seppero talora imporsi sulla scena nazionale e internazionale richiamando commesse ambite da prestigiose committenze.
Un barocco superbo quello di Genova, come titolano le Scuderie del Quirinale la contemporanea mostra romana SuperBarocco, dedicata all'arte genovese tra 1650 e 1750.
La rassegna I Protagonisti. Capolavori a Genova 1600 - 1750 si connette idealmente all'esposizione romana e alla mostra genovese La Forma della Meraviglia. Capolavori a Genova 1600 – 1750 in Palazzo Ducale (27 marzo – 10 luglio) per celebrare insieme, in contemporanea, questa straordinaria stagione artistica: quella di un barocco splendido e stupefacente, che guardando a modelli esterni, "internazionali" (non solo e certamente Roma, ma anche la pittura di spazio del Cinquecento emiliano, la retorica della luce dei naturalisti nordici, la movimentata scultura berniniana mediata dalle forme del francese Pierre Puget, e altri riferimenti ancora), li traduce tuttavia in un linguaggio singolare e ricercato, con cifre peculiari e riconoscibili, che divengono sigla 'genovese' dell'attività delle proprie botteghe, interconnesse le une con le altre in riferimenti comuni per un barocco raffinato, brillante, come una gemma elitaria e preziosa.
La mostra è dedicata alle quattro sculture di Filippo Parodi, dette Le Metamorfosi esposte sin dal XVIII secolo nella Galleria degli Specchi del Palazzo Reale di Genova: quattro statue di marmo bianco con tracce di doratura che rappresentano, secondo una tradizione critica consolidata, Venere, Adone, Clizia e Giacinto.
Previste probabilmente per un giardino o comunque uno spazio aperto, le quattro statue furono in-trodotte nella galleria del palazzo di via Balbi dal figlio di Filippo, Domenico Parodi, autore della Galleria degli Specchi nell’allestimento voluto, attorno al 1726, da Gerolamo Durazzo.
Via Balbi, 10, Genova, Italia
Orari di apertura
apre - chiude | ultima entrata | |
lunedì | Chiuso | |
martedì | 13:30 - 19:00 | |
mercoledì | 09:00 - 19:00 | |
giovedì | 09:00 - 19:00 | |
venerdì | 09:00 - 19:00 | |
sabato | 09:00 - 19:00 | |
domenica | Chiuso |
Aperto la prima domenica del mese con ingresso gratuito dalle 13.30 alle 19.00