Gli Orti Botanici e gli Erbari rappresentano - pur nelle loro evidenti differenze - un museo del mondo vegetale. Nati entrambi nel XVI secolo, hanno avuto inizialmente una funzione eminentemente didattica, legata in particolare all’insegnamento della botanica medica, permettendo agli studenti di osservare e studiare le piante officinali.
Oggi a questo utilizzo se ne sono aggiunti molti altri, con un’evoluzione strettamente legata allo sviluppo, o al declino, delle scienze botaniche. Nel caso di Bologna questa evoluzione è sempre proseguita di pari passo, tanto che le maggiori collezioni dell’Erbario si devono proprio a quelli che sono stati i principali direttori dell’Orto Botanico.
Fondato da Ulisse Aldovrandi, L'Orto Botanico di Bologna è uno dei più antichi d'Europa, secondo a quelli di Padova, Firenze e Pisa. Fondamentale per la realizzazione dell'orto così come lo conosciamo oggi, fu il contributo e il lavoro del botanico Luca Ghini (1490-1556), che è poi diventato successorie di Aldovrandi.
L'Orto Botanico di Bologna con il suo ibernacolo, conserva le piante esotiche durante l'inverno. Alcune serre neoclassiche sono state aggiunte nel 1765 e solo nel 1803 il giardino viene spostato nella sua posizione odierna.