Il giovane in armatura sulla destra è Perseo, rappresentato mentre si sta ristorando dopo aver salvato Andromeda, distesa a sinistra. La giovane era stata sacrificata al mostro marino raffigurato, pietrificato, sotto di lei, come punizione per la superbia della madre Cassiopea. Il dipinto narra anche l’origine mitologica del corallo, nato dalle alghe inzuppate del sangue del mostro e divenute di pietra a contatto con la testa della Medusa, raffigurata in basso al centro. Le creature del mare che circondano Perseo e Andromeda giocano con i coralli, gioiosamente stupiti di questa trasformazione.
La tela sancisce il passaggio di consegne dalla generazione di Gregorio, di impronta barocca, a quella del figlio Lorenzo, contraddistinta da modi più eleganti e composti, tipici del Settecento.
Titolo: Perseo e Andromeda
Autore: Lorenzo De Ferrari
Data: 1710 circa
Tecnica: olio su tela
Esposto in: Musei Nazionali di Genova - Palazzo Spinola
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