Grande dipinto del 1637, in cui la compostezza figurativa tipica dell’artista lascia il posto ad una composizione dai movimenti vigorosi e dai tratti violenti, destinata a rievocare il mitico scontro fra i giganti figli della terra e le divinità dell’Olimpo. Colpiti dall’ira di Zeus, i giganti cadono travolti da massi enormi. La scena è impostata secondo una prospettiva ardita che fa pensare alla decorazione di un soffitto, probabilmente in una residenza privata. L’opera è giunta a Pesaro con la collezione bolognese degli Hercolani acquisita dai musei grazie all’eredità di Gioachino Rossini Più degli altri grandi pittori bolognesi del seicento, Guido Reni rappresenta un modello fondamentale per la cultura figurativa pesarese di quel periodo. Un’influenza determinante per gli artisti locali, tra cui il giovane Simone Cantarini.