L’autore affronta il tema dantesco della fine di Ugolino della Gherardesca e i suoi ragazzi imprigionati nella torre di Pisa. Egli intitolò piccoli e grandi formati raggruppandoli in due varianti narrative: una in cui il protagonista mostra di accogliere la sciagura con eroica rassegnazione, una letteralmente illustrativa del verso “ambo le mani per dolor mi morsi”. Quella esposta a Cremona è una delle versioni del primo gruppo iconografico, prossimo alla tela che Diotti eseguì per il conte Paolo Tosio (ora ai Musei Civici di Brescia) e che espose all’Accademia di Brera riscuotendo vasto apprezzamento di critica. Si discosta da essa per un più semplice studio della luce e una maggiore carica patetica di tutti gli attori. In particolare per la testa del protagonista, con barba lunga de espressione sconvolta.
Titolo: Conte Ugolino nella torre
Autore: Giuseppe Diotti
Data:
Tecnica: Olio su tela
Esposto in: Museo Civico Ala Ponzone
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