Giuliano Barbanti scompone, riduce e mette alla prova i procedimenti cromatici, così come i meccanisti della forma e le dinamiche della luce. La scansione spaziale di Architettura 889 rivela il riferimento, da sempre imprescindibile per l’artista, a Piet Mondrian e all’hard edge americano, con le sue aree pittoriche nette e precise che, insieme al segno, creano una visione unica del ritmo.