La maestosa pala eseguita intorno al 1475 è uno dei capolavori indiscussi del Rinascimento. Dipinta per la chiesa pesarese di San Francesco, viene realizzata a Venezia e, sin dal suo arrivo a Pesaro, diviene subito oggetto di devozione da parte dei fedeli. La tavola raffigura la Vergine in trono, mentre viene incoronata da Gesù assistito dai santi Pietro e Paolo a sinistra, Gerolamo e Francesco a destra; alle spalle una finestra lascia intravedere una realistica immagine di paesaggio, con una rocca, un vero e proprio quadro nel quadro. Incorniciata da pilastrini con due file di santi, la scena centrale suggerisce una immobilità eterna, mentre il racconto diventa dinamico e quasi teatrale della predella in basso, con le vivacissime storie agiografiche. L’opera viene portata a Parigi dalle truppe napoleoniche nel 1797 come bottino di guerra e poi restituita al governo pontificio grazie alla mediazione di Antonio Canova. Smembrata e rimandata a Pesaro via mare, viene privata del pannello in alto raffigurante l’imbalsamazione di Cristo, trattenuto per la collezione della neo-istituita Pinacoteca Vaticana.