La raffinata composizione, dipinta intorno al 1615, raffigura un episodio della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso, componimento che ebbe una straordinaria fortuna nell’ambito della produzione pittorica e le cui prime edizioni furono illustrate da immagini ideate dal genovese Bernardo Castello. Anche nella biblioteca del Paggi, artista colto e aggiornato, si trovava una copia del poema del Tasso.
Nell’opera, tra le più precoci raffigurazioni del soggetto letterario realizzate in ambito locale, il guerriero Rinaldo è raffigurato mentre regge lo specchio alla bella Armida, intenta ad acconciarsi i capelli, accompagnata da un putto con un mazzo di fiori. Tra i cespugli a sinistra emergono i cavalieri crociati Guelfo e Ubaldo, inviati nell’Isola della Fortuna per far rinsavire Rinaldo dal sortilegio d’amore della maga Armida.
Titolo: Rinaldo e Armida
Autore: Giovanni Battista Paggi
Data: 1615 circa
Tecnica: olio su tela
Esposto in: Musei Nazionali di Genova - Palazzo Spinola
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