Martirio di Sant'Orsola di Filippo Vitale, 1650 ca. Olio su tela. 111x155,5 cm. La rappresentazione della passione della martire è resa con le caratteristiche del barocco napoletano, rilevabili, ad esempio, nel ricco abito della figura protagonista della scena. L’opera, apprezzabile per il suo vigore denotativo, rimanda idealmente all’ultimo dipinto di Caravaggio, con omonimo soggetto, conservato al palazzo Zevallos Stigliano di Napoli (De Luca, 2022). La protagonista del dipinto […] è colta nella sua solitudine spirituale, serena nel proprio dolore, spinta dalla sofferenza fisica verso una ascesi capace di disarmare le convinzioni dell’assassino (ibidem).

Riferimenti

De Luca, V. (2022), La femminilità dipinta. Grazia carnale ed estasi mistica. Quadri e sculture dalla collezione della Fondazione De Chiara De Maio. Enzo Albano Edizioni