Il dipinto appartiene alla produzione estrema della vita di Elisabetta Sirani, morta ventisettenne il 29 agosto 1665. Reca infatti sul bordo della scollatura della veste della Vergine la dicitura Elisa Sirani 1664. Preceduta da un disegno oggi al Louvre, privo della figura del San Giovannino e con qualche altra variante, l´opera accoglie quel tenue rinnovamento che contrassegnò gli ultimi anni di lavoro della Sirani, rinvigorendo i contrasti chiaroscurali e segnando così in senso barocco il suo soave equilibrio di discendenza paterna e reniana. Una copia è conservata alla Pinacoteca Civica di Rimini.