All’inizio degli anni Sessanta Nivola inizia ad usare la terracotta per realizzare opere di piccolo formato, viste come una forma di espressione totalmente libera, alternativa al rigore richiesto dalle opere pubbliche, soggette alla volontà dei committenti e all’esigenza dell’architettura. I Letti, ispirati ai sarcofagi etruschi, simboleggiano, per estensione, la totalità dell’esistenza dell’uomo: la vita di coppia in tutte le sue varianti, i momenti di solitudine, la felicità e la disperazione. Nivola li espone su basi bianche ricoperte di germogli di grano, simbolo di rinascita tradizionalmente usato in Sardegna nei riti della Settimana Santa. Dal microcosmo dei Letti, si passa con le Spiagge al macrocosmo della natura: Nivola con pochi gesti delinea paesaggi marini in cui piccole figure riposano sulla spiaggia o nuotano verso l’orizzonte.