Il disegno si riferisce a un noto dipinto, oggi conservato in Gran Bretagna (National Trust di Wilthshire Wilthshire, National Trust), in cui Carlo Maratti, celebre esponente del barocco romano, è effigiato nell’atto di eseguire il ritratto del nobile Nicolò Maria Pallavicino. Quest’ultimo, ricco banchiere genovese stabilitosi a Roma, è rappresentato mentre sta entrando in Arcadia, accolto da Apollo e atteso dalle personificazioni delle Virtù. In questo modo, il committente voleva celebrare la propria nomina ad Accademico d’onore nella prestigiosa Accademia di San Luca, storica istituzione artistica. Egli era il cugino dei Pallavicino proprietari del Palazzo alla fine del Seicento, ai quali il disegno apparteneva. Documentato dalle fonti in questo edificio, nell’Ottocento venne venduto, ma l’acquisto del foglio da parte dello Stato nel 2000 ha permesso di esporlo nuovamente nella dimora dove storicamente si trovava.
Titolo: Tempio della Virtù. Apoteosi di Nicolò Maria Pallavicino
Autore: Carlo Maratta
Data: 1695 circa
Tecnica: Matita su carta bianca spessa, vergata
Esposto in: Musei Nazionali di Genova - Palazzo Spinola
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