Anselm Kiefer è un pittore e scultore tedesco. Dal 1969, Kiefer creò una sua revisione personale del periodo hitleriano, con quadri-fotografie in cui lui stesso interpretava un nazista col braccio alzato. Negli anni Ottanta, Kiefer approda invece al monumento, all’opera colossale che esce dalle pareti, dagli schemi, che invade gli spazi e li occupa come una mostruosa metafora della vergogna, o del senso di colpa, o del dolore.