Esposto in:
Piazzale della Pilotta, 15, Parma
Aperto, sta per chiudere: ultimo ingresso ore 17:45
Profilo verificato
Pettini delle terramare: gli abitanti delle terramare (1650-1150 circa a.C.) rivelano grande perizia e raffinato gusto nella lavorazione del palco di cervo.
Dal palco, che cade spontaneamente a inizio primavera, ricavavano una svariata gamma di oggetti, robusti e usati ad esempio nell’attività agricola, oppure eleganti e decorati per l’ornamento personale. La lavorazione, che prevedeva numerosi passaggi, era effettuata con strumenti di pietra, di bronzo, di osso, di cuoio. Nonostante l’evidente alto livello tecnico, noi archeologi non siamo ancora in grado di stabilire se ogni famiglia realizzasse autonomamente i diversi oggetti o se almeno una parte fosse prodotta da artigiani specializzati.
La maestria terramaricola è ben evidente nella varietà di forme e decorazioni dei tanti pettini ritrovati nella terramara di Castione Marchesi. A differenza di quello che saremmo portati a immaginare, il loro uso non era limitato alla capigliatura: le differenze riscontrabili nei denti (sia per tecnica di realizzazione, sia per la presenza o meno di segni di usura) ci rivelano che alcuni erano stati usati sui capelli, altri invece durante le attività di tessitura per serrare la trama dei tessuti, le cui fibre hanno appunto lasciato usure inconfondibili.
Titolo: Età del bronzo. Pettini in palco di cervo della terramara di Castione Marchesi (PR)
Autore: Anonimo
Data: XVI-XII secolo a.C.
Tecnica:
Esposto in: Museo Archeologico Nazionale di Parma
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