Le guide postali erano edite dalle tipografie per offrire ai viaggiatori, ma non solo, uno strumento utile per organizzare il viaggio, non diversamente come avviene oggi con le guide turistiche. Questo genere iniziò a metà del XVI secolo: la prima guida pratica per i viaggiatori fu edita nel 1552 da Charles Estienne a Parigi. Le guide postali erano molto utilizzate e, grazie al loro formato, potevano essere contenute nelle tasche degli abiti. Nel corso del viaggio erano consultate in continuazione, per questo motivo al giorno d’oggi queste guide, spesso, si trovano usurate e spiegazzate. Contenevano notizie utili per il viaggio come: la posizione delle stazioni di posta, i percorsi per raggiungere la propria destinazione, consigli utili sul cambio delle monete, sulle modalità per mantenersi in buona salute, come curare i cavalli e l’indicazione dei materiali necessari per un sicuro e comodo viaggio. La prima guida itineraria stampata è quella dell’editore francese Charles Estienne nel 1552. In Italia ebbe grande successo la guida di Ottavio Codogno, luogotenente delle Poste di Milano nella seconda metà del Seicento, tanto da essere stata edita più volte nel corso del XVII secolo.