La statua, datata al I-II secolo d.C., rappresentava probabilmente Apollo, dio del Sole e delle arti, divinità greca successivamente venerata anche nel mondo romano. È stata recuperata a Venafro (IS) dalle fondazioni di palazzo Monachetti, nel corso di lavori che ebbero luogo in seguito al terremoto verificatosi nel maggio 1984. La particolarità della scultura è data dalle tracce di policromia presenti in alcuni punti della superficie, prova di come, in età antica, le statue fossero decorate con colori molto vividi e accesi, cancellati poi progressivamente dal tempo. La percezione visiva che noi attualmente abbiamo delle statue di epoca classica non corrisponde pertanto a quella che avevano gli antichi: esse infatti si presentavano parzialmente dipinte con colori vivaci per creare un forte impatto visivo e attirare così l’attenzione dello spettatore.