Nel diciannovesimo secolo il dipinto era considerato opera di Andrea Mantegna e nel 1894 Berenson lo attribuì provvisoriamente a Giovanni Bellini. L’attribuzione al giovane Vivarini è stata suggerita in modo indipendente ed è innegabile che il dipinto sia fortemente influenzato da Giovanni Bellini, le cui opere erano ancora segnate all’epoca dallo stile di Andrea Mantegna, suo cognato. Tuttavia, le forme più angolari, la tendenza dei volumi a contorcersi come verde legno nel fuoco, le pose e anche le espressioni dei visi delle figure sono comparabili ai primi dipinti di Alvise come ad esempio il polittico della Galleria Nazionale delle Marche, realizzato nel 1476.
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Titolo:Crocifisso con angeli che raccolgono il sangue di Cristo