Sulla sommità della collina ripetuti scavi hanno portato alla luce i resti di un quartiere destinato ad ospitare i principali edifici religiosi della città etrusca. Si tratta di un’area che è stata abitata fin dalle origini di Volterra e grazie agli scavi è stato possibile ricostruire la storia della città. I resti in pietra sono quelli di varie costruzioni che si sono succeduti dal VII sec. a.C. fino all’età romana. Dei monumenti che si trovavano su questa acropoli sappiamo che il più antico era un tempio di cui però niente è rimasto visibile, essendo costruito soprattutto in argilla e legno. I resti oggi visibili sono, invece, quelli di due grandi santuari costruiti in età ellenistica, intorno al III secolo avanti Cristo. Oltre ad essi sono sopravvissuti i basamenti di varie costruzioni di servizio, alcune cisterne e strade lastricate databili anch’esse all’età ellenistica.