Dal 13 ottobre al 9 gennaio 2024
La fama di Rosalba Carriera (1673-1757), di fatto l’artista italiana più celebre nell’Europa del Settecento, non ebbe confini. Sulla sua eccellenza nei ritratti si trovarono d’accordo tutti, dai Lord inglesi ai principi dell’Impero. Fu forse l’unico artista a trovare consensi unanimi tanto fra i sofisticati conoscitori del bel mondo internazionale quanto fra la tradizionalista e conservatrice aristocrazia veneziana. Per quasi mezzo secolo le corti d’Europa cercarono di accaparrarsi i suoi servigi, eppure, nonostante i frequenti inviti e le generose proposte, salvo tre soggiorni alla corte del Re di Francia, del Duca di Modena e a quella dell’Imperatore a Vienna, preferì rimanere a Venezia, dove lavorò incessantemente per tutta la vita.
A lei spetta il più acuto ritratto dei personaggi della società veneziana ed europea del Settecento, e fondamentale è il suo apporto alla stessa ritrattistica francese: interpretò in modo impareggiabile gli ideali di grazia e di eleganza di un’intera epoca, quella “vita felice” ormai entrata nell’immaginario collettivo e con cui identifichiamo l’ancien régime.
Rosalba Carriera oltre a dedicarsi al ritratto a pastello è stata una straordinaria pittrice di miniature su avorio, o meglio colei che inaugura questo genere, elevandolo da pratica artigianale a vera e propria arte. Attraverso una tecnica innovativa Rosalba riesce a portare, per la prima volta, sulla minuscola superficie dei fondini d’avorio, la pennellata sciolta e vibrante della pittura su tela. Il successo fu immediato. Non ci fu viaggiatore che durante il suo soggiorno veneziano non ambisse a farsi fare un ritratto in miniatura di Rosalba; tuttavia, oggi non è così frequente imbattersi in queste piccole immagini, anzi, il loro numero è molto più esiguo dei pastelli.
Proprio a Rosalba Carriera in veste di miniaturista viene dedicata in quest’occasione una retrospettiva che presenta al pubblico 36 opere, assieme a pastelli, documenti, disegni, stampe, provenienti dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, altre istituzioni e collezioni private. Si tratta di un’opportunità quanto mai rara per ammirare queste opere di straordinaria fragranza e delicatezza, ormai classici dell’arte del Rococò, nell’anno in cui ricorrono i trecento cinquant’anni dalla nascita dell’artista.
Dorsoduro, 3136, Venezia, Italia
Orari di apertura
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martedì | Chiuso | |
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giovedì | 10:00 - 18:00 | |
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domenica | 10:00 - 18:00 |