Dal 17 dicembre al 6 marzo 2022
ll ristorante Da Romano a Burano è fin dai primi decenni del Novecento un crocevia artistico e culturale, frequentato da importanti personalità italiane e internazionali.
Attorno alla figura dell’oste Romano Barbaro si riuniscono nomi del calibro di Jehudo Epstein, Giovanni Comisso, Aldo Palazzeschi, Orio Vergani, Riccardo Bacchelli, Emilio Vedova, Renato Guttuso, ma anche Arturo Martini, Oskar Kokoschka, Filippo de Pisis, Joan Mirò, Ernest Hemingway, Alberto Moravia. Da Romano si ritrova anche il mondo milanese del Circolo di via Bagutta e dell’omonimo ristorante, capitanato da Mario Vellani Marchi, e tra gli ospiti illustri non mancano Maria Callas, Federico Fellini e Giulietta Masina, Mario Monicelli.
La trattoria Da Romano è insomma una delle fucine artistiche più importanti in Italia e forse in Europa; un luogo che continua a richiamare personalità, artisti e designer dal mondo intero. Per molti di loro il ristorante è soprattutto un posto in cui tornare. In uno dei tanti ritorni, Orio Vergani lo definisce ‘un traguardo degno di noi’ e Giuseppe Novello, prigioniero in Russia, rievoca le piacevolezze dell’amata osteria, a dimostrazione della grande capacità di Romano di accogliere i suoi ospiti e del calore che il suo ristorante emana.
Le tre stelle di Romano. Burano: arte e storia di un ristorante entrato nel mito a cura di Giandomenico Romanelli e Pascaline Vatin racconta i cento anni di questo ‘luogo speciale’. La mostra è allestita negli spazi della Fondazione Querini Stampalia, che la promuove insieme a Fondazione Berengo, Berengo Studio e Lineadacqua ed è visitabile dal 17 dicembre 2021 al 6 marzo 2022.
Il mondo dell’arte si identifica spesso con musei, gallerie, collezioni pubbliche e private, ma c’è una stagione dell’arte moderna che ha avuto un diverso profilo: un ‘altro mondo’, dinamico e informale, nel quale gli artisti hanno vissuto il loro momento sociale e comunitario, dove le loro opere sono state apprezzate e raccolte. È qui che sono nate collezioni insolite, più o meno ricche ed esclusive, spesso entrate a far parte di una tradizione, che hanno segnato una cultura e hanno marcato con inconfondibili caratteri una città e un territorio.
Questo tipo di collezionismo ha avuto come mecenati generosi e fortunati, spesso di rara sensibilità, ristoratori e osti, noti per genialità, lungimiranza di scelte e capacità di essere protagonisti senza superbia e presunzione. Alcuni di loro sono ancora oggi attivi e dinamici nel panorama veneziano.
Campo Santa Maria Formosa, 5252, Venezia, Italia
Orari di apertura
apre - chiude | ultima entrata | |
lunedì | Chiuso | |
martedì | 10:00 - 18:00 | |
mercoledì | 10:00 - 18:00 | |
giovedì | 10:00 - 18:00 | |
venerdì | 10:00 - 18:00 | |
sabato | 10:00 - 18:00 | |
domenica | 10:00 - 18:00 |