Dal 13 giugno al 1 maggio 2022
A Treviso, con una grande mostra in tre diverse sedi cittadine (Museo Nazionale Collezione Salce, che per l’occasione apre nella ritrovata Chiesa di Santa Margherita, affiancando così l’altra sede del medesimo Museo; Complesso di San Gaetano; Museo Civico Santa Caterina) il Mibact, tramite la Direzione Regionale Musei Veneto e il Comune di Treviso, con la Regione del Veneto, rendono omaggio a Renato Casaro (Treviso, 1935), colui che è considerato come l’ultimo dei grandi cartellonisti: uno di quegli artisti che sapevano trasporre l’anima di un film in un manifesto, non utilizzando l’immagine fotografica di un personaggio o di un scena ma disegnandola: il tutto mentre il film era ancora in lavorazione, potendo contare solo su qualche fotografia di scena e su un formidabile intuito comunicativo.
A curare la mostra e il catalogo sono Roberto Festi e Eugenio Manzato con Maurizio Baroni, tre specialisti del settore, i quali hanno analizzato l’enorme archivio di Casaro (più di mille i manifesti e le locandine da lui realizzate per il cinema), selezionando testimonianze di un percorso artistico durato oltre 50 anni, ricorrendo anche al mercato per acquisire e restaurare opere destinate, in mostra, a colmare delle lacune nella documentazione della sua straordinaria vicenda creativa. Il sodalizio di Casaro con il cinema era iniziato quando, ancora ragazzo, iniziò a creare le grandi sagome, pezzi unici dipinti a mano, che venivano collocate all'ingresso del Cinema Teatro Garibaldi e del Cinema Esperia di Treviso.
La mostra documenta 170 film dei mille e più per i quali egli lavorò e lo fa partendo dal prodotto finito, ovvero dai manifesti a due e quattro fogli, destinati alle sale cinematografiche o all'affissione. Sono oltre un centinaio i pezzi selezionati e restaurati per l'occasione; i rari e introvabili fogli del decennio 1955-1965, mai apparsi in una mostra, presentano un artista in rapida formazione che, grazie al fertile ambiente romano – dove Cinecittà è in quegli anni una delle industrie più prolifiche – riesce a dare il meglio di sé in ogni genere: storico, peplum, commedia, noir e il nascente e dirompente fenomeno del "Western all'italiana". Sarà sorprendente vedere accostati, nella grande "terrazza" del Santa Margherita, Trinità e Rambo, o gli indimenticabili manifesti di capolavori quali I magnifici sette, C'era una volta in America, Amadeus, Il nome della rosa, Il tè nel deserto, L'ultimo imperatore.
Via Carlo Alberto, 31, Treviso, Italia
Orari di apertura
apre - chiude | ultima entrata | |
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sabato | 10:00 - 18:00 | |
domenica | 10:00 - 18:00 |