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Dal Kunsthistorisches: IL RITRATTO DEL DOGE FRANCESCO ERIZZO di Bernardo Strozzi
conclusa

Dal Kunsthistorisches: IL RITRATTO DEL DOGE FRANCESCO ERIZZO di Bernardo Strozzi

Dal 19 novembre al 13 febbraio 2022

Museo Santa Caterina

Museo Santa Caterina

Piazzetta Botter, 1, Treviso

Apre tra poco: alle 10:00

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E’ un capolavoro d’arte ma anche un’opera di simbolica attualità quella che (dal 13 novembre al 13 febbraio) giunge al Museo di Santa Caterina da Kunsthistorisches di Vienna. Si tratta del celebre Ritratto del Doge Francesco Erizzo, capolavoro indiscusso di Bernardo Strozzi.Il progetto “Un capolavoro per Treviso – evidenza il Direttore dei Civici Musei Fabrizio Malachin, è “uno dei frutti della rete di collegamenti che i Civici trevigiani stanno intessendo con i grandi musei europei. Il capolavoro dello Strozzi giunge a Treviso dal Kunsthistorisches a seguito del prestito al museo viennese del trevigiano Ritratto di Sperone Speroni del Tiziano.“Francesco Erizzo – sottolineano Mario Conte, Sindaco di Treviso e l’Assessore Lavinia Colonna Preti, fu il doge della ripartenza economica e artistica di Venezia dopo la grande peste del 1630. Venne eletto al primo scrutinio praticamente all’unanimità, a conferma di una popolarità e di un gradimento decisamente rari ed indiscussi, destinati a non venir mai meno.

Il periodo del suo dogado fu tra i più fortunati e felici a Venezia, con la fortissima ripresa, dopo il dramma dell’epidemia, delle attività economiche, artistiche e ludiche. La sua figura restò un simbolo riconosciuto della concordia sociale e dello Stato.La presenza di ‘un doge a Treviso’ è anche un omaggio ai 1600 anni dalla fondazione della città di Venezia”.Il Ritratto di Francesco Erizzo dello Strozzi, permette di valorizzare una tra le più significative sezioni delle collezioni civiche: oltre 50 ritratti con opere di Lotto, Tiziano, Tintoretto, Palma il Giovane. Il doge trova quindi il suo posto d’onore nella galleria dei ritratti, tra altre figure con ruolo istituzionale di rilievo (alcune solitamente conservate nei depositi) come Senatori, Procuratori e ufficiali.“L’evento anticipa, inoltre, la prossima pubblicazione del terzo volume del catalogo scientifico dei musei dedicato proprio al ‘600 e al ‘700. Un impegno che l’Istituto sta portando avanti grazie alla collaborazione degli Amici dei Musei e dei Monumenti di Treviso, e di numerosi studiosi” evidenzia il Direttore Malachin. Bernardo Strozzi rappresenta il doge Erizzo nella sua terza età. Sergio Marinelli, che a lungo ha studiato l’opera, mette in luce come nel dipinto lo status dogale sia meravigliosamente evidenziato dall’abito, quasi una “divisa”, naturalmente sontuosa. Con stoffe e colori preziosi di rosso, il bianco dell’ermellino, il giallo oro. Accostati, quasi a contrapposizione, ai tratti sereni e distaccati del volto, non idealizzati, colti nella stanchezza della sua vecchiaia.Il doge che vi appare come un “Babbo Natale dello Stato, figura paterna e sicuramente affidabile”.

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Piazzetta Botter, 1, Treviso, Italia

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