Dal 21 ottobre al 26 febbraio 2023
LA MOSTRA E' STATA PROROGATA FINO AL 26 FEBBRAIO
Giovanni Martino Spanzotti, Giovanni Canavesio, Gandolfino da Roreto, Gerolamo Giovenone, Bernardino Lanino e Defendente Ferrari sono solo alcuni dei protagonisti della nuova mostra che la Fondazione Accorsi-Ometto propone all’interno delle sue sale.
Il titolo dell’esposizione – citazione da Rinascimento privato, titolo del sontuoso romanzo di Maria Bellonci, Premio Strega 1986 – sintetizza bene l’obiettivo della mostra: raccontare l’evoluzione della pittura piemontese tra la metà del Quattrocento e la metà del Cinquecento, con una trentina di opere provenienti esclusivamente da collezioni private.
Curata da Serena d’Italia, Luca Mana e Vittorio Natale, la mostra è suddivisa in sei sezioni: I PRECURSORI. La pittura in Piemonte nel Quattrocento, I COMMITTENTI, I GRANDI POLITTICI TRA SCOMPOSIZIONE E RICOSTRUZIONE, ARREDARE DECORANDO. Cassoni nuziali in Piemonte tra gotico e rinascimento, IMMAGINARE LA SANTITÀ. Culti e devozione tra le Alpi e le pianure e DEFENDENTE FERRARI E LA PITTURA RINASCIMENTALE IN PIEMONTE TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE.
Attraverso le opere di questi straordinari artisti, si intende, così, indagare i vari aspetti della storia artistica rinascimentale piemontese, quali la produzione figurativa, i rapporti tra botteghe e la fortuna collezionistica, partendo dagli esordi, riconducibili alla metà del Quattrocento, e approfondendone dinamiche e linguaggi.
Via Po, 55, Torino, Italia
Orari di apertura
apre - chiude | ultima entrata | |
lunedì | Chiuso | |
martedì | 10:00 - 18:00 | |
mercoledì | 10:00 - 18:00 | |
giovedì | 10:00 - 20:00 | |
venerdì | 10:00 - 18:00 | |
sabato | 10:00 - 19:00 | |
domenica | 10:00 - 19:00 |