Dal 20 ottobre al 1 dicembre 2019
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Maniacali nella precisione analitica, i disegni di Nicola Toffolini (Udine, 1975) sono il frutto di un sorprendente impiego di energie fisiche e mentali: la precisione estrema, la minuzia calligrafica, l’attenzione ossessiva per il dettaglio testimoniano un volontario “spreco” di forze. Un'attitudine al disegno che richiede tempo e concentrazione, elementi fondanti della produzione manuale, e una dedizione alla serialità che sconfina nell’alienazione.
Toffolini porta avanti una riflessione interna alla rappresentazione, adottando a livello grafico modalità compositive che riprendono i progetti installativi, autentiche strutture architettoniche che accumulano narrazioni e elementi surreali capaci di rendere lo spettatore partecipe della loro percorribilità e dei loro elementi raffigurati.
Nell'universo descritto dall'artista le immagini si avvicendano come strati di crosta terrestre, sono il magma di un mondo sconosciuto nel quale la natura permane come puro feticcio: gradualmente, il disegno rivela la sua indipendenza dalle leggi naturali e l'ordine si trasforma in movimento magmatico. La presunta mimesi della rappresentazione appare per un istante, ma lo spazio di indifferenza di tali oggetti è di tale intensità, di tale straniante potenza da cancellare e privare di senso ogni possibile ricerca di verosimiglianza. Il dato rappresentativo si perde quasi fino alla pura oggettualità, apre uno spazio puro in cui la piattezza ortogonale delle rappresentazioni diventa potenza trattenuta che disperde il concetto di destra e sinistra.
L'approccio inconfondibile, “performativo” che l'artista rivolge al disegno è un evento capace di ridefinire l'esperienza dello spettatore: osservati a distanza ravvicinata, quasi vissuti dall'interno, i lavori rendono l'incontro con l'opera una danza fisiologica e pulsionale, consentono letteralmente di viaggiare attraverso le epoche. Visioni di un futuro prossimo e agognato, echi di incisioni rinascimentali, rimandi alla pratica dell'illustrazione scientifica: in Toffolini i riferimenti storico-artistici sono innumerevoli, e non chiedono che di essere disvelati.
E le opere dell'artista sono proprio questo, a Fondazione 107: l'invito a un incontro conviviale, un déjeneur sur l'herbe che a sopresa ribalta il ruolo dell'uomo di fronte alla natura. Sulla tovaglia di questo singolare picnic siamo formiche, ospiti minuscoli ma curiosi, che si addentrano nelle cavità della terra desiderosa di comprenderne i più intimi segreti.
Via Andrea Sansovino, 234, Torino, Italia
Orari di apertura
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domenica | 14:00 - 19:00 |
Apertura solo in occasione di mostre temporanee
Sempre
5.00 € invece di 8.00€
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