Dal 8 febbraio al 20 marzo 2020
Ideata, promossa e realizzata - dal 2008 al 2019 - dalla galleria Roberto Peccolo di Livorno. Coinvolti nel progetto cinquantuno affermati artisti del panorama nazionale ed internazionale, appartenenti a generazioni, formazioni, geografie e linguaggi artistici diversi: Barzagli, Bertini, Blank, Buzi, Cecchi, Cecchini, Chopin, Conte, Corsini, Crespo, Dangelo, De Alexandris, De Jong, De Luca, De Mitri, D’Oora, Errò, Fedi, Fontana, Formenti, Gandini, Gini, Gubinelli, Gut, Kemp, La Pietra, Lombardi, Lora-Tatino, Lucca, Orlan, Maier, Melcher, Milhaud, Morandi, Morganti, Parant, Peruz, Pescador, Piccolo, Pignotti, Pozzi, Ranaldi, Romanelli, Roffi, Ruffi, Schrank, Spagnoli, Varisco, Vigo, Villeglé, Violetta.
La collezione in mostra è presentata in catalogo dai critici: Flaminio Gualdoni e Sara Liuzzi.
(...)«Le sue “Memorie d’artista”, scrive Flaminio Gualdoni, riferendosi a Roberto Peccolo, questo il titolo della collana che concepisce, sono spazi di pagina in cui l’autore non si senta vincolato alla nuova tradizione verbale dello statement ma, sì, a una verbalizzazione comunque preferibile, all’interno di un formato fisso: in folio, trentadue pagine, tiratura limitata a duecento esemplari firmati di cui centosettanta in numeri arabi e trenta in romani, questi ultimi corredati da un intervento originale ad hoc. L’integrazione tra testi e immagini, e soprattutto l’ambito di riflessione, sono totalmente demandati all’artista, ma la book form deve risultare evidente, accolta preventivamente, mai pretestuosa: sono “fisicamente e visivamente soltanto dei semplici Libri nella loro forma riconoscibile di pagine che si voltano una dopo l’altra con sopra stampate immagini o testi scritti”, ha scritto lo stesso Peccolo con il suo tipico asciutto understatement. Il repertorio stesso della scelta degli artisti è una sorta di “memoria al quadrato”, perché è l’autorappresentazione dei suoi incontri, delle sue passioni, delle sue curiosità, la sua autobiografia complessiva di commilitante consapevole dell’arte più attratto dalle scommesse che dalle certezze, dai margini più che dal centro.»(…)
Corso Vittorio Emanuele II, 17, Taranto, Italia
Orari di apertura
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