Dal 10 febbraio al 20 marzo 2022
Giovedì 10 febbraio, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea inaugura la mostra «Sobre sí mismo»: Franco Nonnis 1959-1965, a cura di Maurizio Farina, Francesco Mozzetti e Guido Rebecchini, che segna la riscoperta di un artista dalla vivacissima curiosità intellettuale e da un forte interesse per la sperimentazione nelle arti, tra pittura, musica e scenografia. Questa mostra presenta un ampio corpus di opere di Franco Nonnis (1925-1991) prodotte tra la seconda metà degli anni Cinquanta e la metà degli anni Sessanta.
Un nucleo di dipinti su tela e su carta e una selezione di progetti e materiali eterogenei documentano l’ampiezza dei suoi interessi i quali, oltre alla pittura, si estendevano alla musica, alla poesia e al teatro. Artista poliedrico e intellettuale completo, Nonnis fu uno spirito inquieto e indipendente e mantenne intensi contatti con artisti quali Achille Perilli e Gastone Novelli, con la neoavanguardia letteraria dei Novissimi e del Gruppo 63 e con il mondo del Nuovo Teatro, arrivando a formare strettissimi sodalizi con Franco Evangelisti e Alfredo Giuliani. Protagonista di una importante mostra al Museo Laboratorio di Arte Contemporanea della Sapienza Università di Roma nel 1991, l’opera di Nonnis è stata successivamente pressoché dimenticata, se non da pochi specialisti e da coloro che lo hanno conosciuto e con cui aveva collaborato.
Attraverso questa mostra, la Galleria Nazionale promuove il reinserimento di una figura di altissimo valore nel panorama a lui contemporaneo. Intorno al 1960, Nonnis si trovò a vivere uno snodo fondamentale della cultura artistica in Italia, teso tra le correnti informali, le novità americane che cominciavano ad affacciarsi sul panorama nazionale, e i primi interventi concettuali. Comune a molte di queste ricerche era la tendenza a considerare il dipinto come oggetto concreto che si risolve nella sua superficie, basti pensare a Fontana su un versante più concettuale e a Burri su quello invece della materia. Fu proprio alle opere di Burri, che Nonnis conosceva, che i suoi dipinti risposero più intensamente, senza però abbandonare la ricerca poetica di significati enigmatici e personali, spesso esclusivamente suggeriti da titoli evocativi. Caratterizzato da una forte tensione sperimentale, questo percorso lo ha portato a creare dapprima dipinti ad olio e poi, progressivamente, da un lato a sperimentare nuove tecniche come l’uso di terra, sabbia e cartone ondulato nei dipinti, e dall’altro a realizzare collages di poesia visiva realizzati in collaborazione con Alfredo Giuliani.
Viale delle Belle Arti, 131, Roma, Italia
Orari di apertura
apre - chiude | ultima entrata | |
lunedì | 09:00 - 19:00 | |
martedì | 09:00 - 19:00 | |
mercoledì | 09:00 - 19:00 | |
giovedì | 09:00 - 19:00 | |
venerdì | 09:00 - 19:00 | |
sabato | 09:00 - 19:00 | |
domenica | 09:00 - 19:00 |
Ultimo ingresso 45 minuti prima della chiusura