Dal 10 luglio al 7 agosto 2022
Luoghi dell’anima e pretesti figurativi decantano una speciale maniera di vedere. Antonio Finelli descrive ciò che ha visto senza indugiare troppo sul dettaglio. Egli cattura la luce di pieno giorno in mezzo ad architetture prive del tramestio umano: ne risulta l’atmosfera visiva di un mondo immobile, dove pare di sentire il langage des fleurs et des choses muettes, come lo immaginava Baudelaire.
In questa continuità espressiva vale soprattutto la luce che si deposita sulle cose viste: Antonio Finelli immagina il paesaggio come "natura silente" e prosegue così un fruttuoso dialogo con la "Scuola Romana" che rivive nei luoghi dove il suo sguardo si deposita. Luoghi titolari di una tradizione di pittori e di arte che ha imbevuto strade, piazze e perfino l’aria della città. È una pittura colta che nasce dalla meditazione per raggiungere un alto grado di espressività. I paesaggi sono incisi come cammei nella luce e nel colore: la variabilità dei temi, affermata senza cedere all’uniformità, mette in scena le qualità di una toccante elegia luminosa.
L'esposizione organizzata da Medina Art Gallery con il supporto di CoopCulture, è valorizzata dai testi critici di Duccio Trombadori e Gabriella Centi.
Via Merulana, 121, Roma, Italia
Orari di apertura
apre - chiude | ultima entrata | |
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martedì | Chiuso | |
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giovedì | 12:00 - 20:00 | |
venerdì | 12:00 - 20:00 | |
sabato | 12:00 - 20:00 | |
domenica | 12:00 - 20:00 |