Dal 18 giugno al 29 settembre 2019
Connection Gallery è un progetto della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma - a cura di Massimo Mininni - nato per promuovere il lavoro di giovani artisti, chiamati a realizzare un’opera site-specific per il museo.
Il primo dei tre momenti dedicati ad altrettanti artisti italiani contemporanei, selezionati e abbinati ciascuno a un diverso curatore, è quello che inaugura il 17 giugno con Andrea Mastrovito, autore della mostra "Very Bad Things", a cura di Ilaria Bernardi. Con l’intento di creare un ambiente capace di indurre la riflessione e la partecipazione attiva del visitatore, nonché di dare rilievo al femminile nell’arte, l’artista rivolge l’attenzione al complesso rapporto della donna con l’uomo e con il potere.
Per farlo, Mastrovito crea un corto-circuito spaziotemporale ispirandosi liberamente a storie che, seppur molto distanti nello spazio e nel tempo, sono accomunate dal tema delle molestie sessuali: l’episodio biblico di "Susanna e i Vecchioni", una delle più antiche narrazioni sull’argomento; vicende di attualità che coinvolgono la cronaca quotidiana e il movimento #MeToo, come la controversa vicenda di Ambra Battilana Gutierrez; la favola di Dafne che si trasformò in pianta pur di sfuggire all’ardore amoroso di Apollo, da lei rifiutato, e molte altre. "Very Bad Things" trae libera ispirazione da molteplici storie per delineare una narrazione ambigua e di fantasia, in cui i personaggi raffigurati sono simbolici, non identificati né identificabili.
La realtà dei fatti, pur nella sottesa violenza, risulta nascosta tra i diversi piani di lettura per condurre il visitatore a riflettere sulla reiterazione, in ogni epoca, di vicende circa molestie sulle donne e su come, molto spesso, sia difficile dimostrare la verità dei fatti. Per questa ragione, attraverso una particolare soluzione espositiva, Mastrovito propone la sovrapposizione tra leggibile/non leggibile, vero/falso, conoscibile/inconoscibile, a sottolineare la dicotomia senza soluzione tra il continuo tentativo dell’uomo di conoscere la verità e l’estrema difficoltà, se non l’impossibilità, di distinguerla dalla menzogna. In un’epoca come quella contemporanea, dove i mezzi di comunicazione accentuano tale complessità attraverso la diffusione di moltissime fake news, l’oggetto di indagine di "Very Bad Things" è dunque uno dei drammi più caratteristici del nostro tempo: l’(im)possibilità di una comunicazione intesa quale reale strumento di informazione e di conoscenza sulla realtà odierna.
Viale delle Belle Arti, 131, Roma, Italia
Orari di apertura
apre - chiude | ultima entrata | |
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martedì | 09:00 - 19:00 | |
mercoledì | 09:00 - 19:00 | |
giovedì | 09:00 - 19:00 | |
venerdì | 09:00 - 19:00 | |
sabato | 09:00 - 19:00 | |
domenica | 09:00 - 19:00 |
Ultimo ingresso 45 minuti prima della chiusura