La partecipazione del Comune di Pavia alla realizzazione del concorso internazionale Hangar Ticinum, organizzato da TerraViva, giovane associazione che si occupa di studi nel campo dell’architettura, si è offerta come occasione interessante per promuovere una ricognizione sul patrimonio architettonico e scultoreo della città. 

Accanto ai trenta progetti finalisti, che propongono una nuova immagine e nuove funzioni per l’Idroscalo, la mostra si snoda in un percorso che consente di approfondire il volto della cittànel periodo tra le due guerre mondiali: le immagini selezionate all’interno della Fototeca storica dei Musei Civici documentano un momento di grande cambiamento per la città, con nuove architetture in stile razionalista. 

L’Idroscalo apre idealmente questo periodo di rinnovamento e ripensamento della città: progettato nel 1924 dal giovane architetto Giuseppe Pagano, appena laureato presso il Politecnico di Torino, si presenta come un grande hangar di ricovero per gli idrovolanti, situato su un’ansa del Ticino e collocato in un punto strategico a due passi dal confluente, dove il Fiume Azzurro incontra il Naviglio, che collega Pavia a Milano. L’inaugurazione in grande stile del 1926, presieduta da Mussolini in persona, conferma l’importanza logistica attribuita all’epoca a questo avveniristico aeroporto fluviale. Negli anni successivi, Pavia è oggetto di un intenso rinnovamento urbanistico.

In quegli anni vennero compiute scelte strategiche per il futuro della città, in parte anche a seguito del concorso nazionale per il Piano Regolatore, vinto nel 1934 da Carlo Morandotti: lo spostamento dell’Ospedale di San Matteo in un nuovo complesso costruito tra il 1927 e il 1932 fuori città; la conclusione del secolare cantiere della Cattedrale; l’idea di concentrare tutti i musei di proprietà comunale all’interno del Castello Visconteo, di cui era in corso il restauro; il piano per il nuovo rione Castello del 1935, da cui prese le mosse l’attuale quartiere di Città Giardino; la realizzazione del nuovo Ponte dell’Impero sul Ticino e del viale della Libertà.