Dal 15 aprile al 31 gennaio 2023
In questa sala la goldoniana famiglia dell’antiquario è formata naturalmente dal protagonista, l’avv. Efisio Pischedda, ma anche da tutti i suoi predecessori, oristanesi e non, che vivevano terque quaterque beati nella contemplazione dei loro ori, delle gemme, dei vetri iridescenti. A far corona a questa famiglia sono gli archeologi che hanno ricostruito con i loro scavi e le loro infuocate passioni il mondo antico, da Schliemann a Evans, da Champollion a Rawlinson, a Austen Layard, Paul Émile Botta fino a Wolley, e gli italiani nella loro patria e nelle loro missioni all'estero (da Pigorini, a Orsi, a Halbherr e Pernier, a Gàbrici, Ducati, Minto etc.).
Gli archeologi vengono raccontati attraverso manoscritti e edizioni originali dei loro libri e con pannelli che ricreano le loro fisionomie e i loro scavi. Fungono da introduzione diretta a Efisio Pischedda archeologi e storici sardi: da Alberto Lamarmora, Vittorio Angius, Giovanni Spano e Gaetano Cara. Questi ultimi due, legati da una forte amicizia, si scontrarono per un ventennio dopo la conquista da parte dello Spano del Rettorato dell’Università di Cagliari (da cui dipendeva il museo retto dal Cara). Al Cara si imputa la vendita di ingenti collezioni tharrensi e l’acquisizione per il proprio Museo dei falsi idoli sardo-fenici.
Piazza Corrias, Oristano, Italia
Orari di apertura
apre - chiude | ultima entrata | |
lunedì | 09:00 - 20:00 | |
martedì | 09:00 - 20:00 | |
mercoledì | 09:00 - 20:00 | |
giovedì | 09:00 - 20:00 | |
venerdì | 09:00 - 20:00 | |
sabato | 09:00 - 14:00 | |
15:00 - 20:00 | ||
domenica | 09:00 - 14:00 | |
15:00 - 20:00 |