Dal 16 settembre al 5 febbraio 2024
Il Museo Nivola è lieto di presentare la prima grande retrospettiva dell’artista surrealista Bona de Mandiargues (Roma 1926 - Parigi 2000).
Artista e scrittrice, la sua singolare vicenda - mai in precedenza ricostruita - ne fa, insieme a figure come Leonora Carrington, Meret Oppenheim, Dorothea Tanning, Dora Maar o Remedios Varo, una delle protagoniste del panorama di un surrealismo “al femminile” oggi finalmente al centro dell’attenzione di critica e pubblico.
La sua opera scaturisce da una ricerca di sé che trova nei temi della metamorfosi, del totemismo animale e del fantastico i mezzi per esprimere un’identità divisa e frammentata. “La mia ricerca è alchemica - affermava l’artista - voglio fare dell’oro a partire dagli escrementi. (...) Rifaccio il mondo: là sono altrove, vedo le cose da più lontano.”
Donna affascinante, molto ammirata e generatrice di travolgenti passioni, Bona rifiuta esplicitamente i ruoli di donna-musa e donna-bambina, prevalenti nell’ambito del Surrealismo. Si identifica invece, almeno a partire dagli anni settanta, con la lumaca, animale ermafrodita e figura ambivalente, al tempo stesso amichevole (si pensi alla fata turchina di Pinocchio) e ripugnante, incarnazione dell’informe surrealista. Per l’artista, la lumaca è simbolo dell’androgino, di fragilità e forza, e del continuo arrovellarsi della sua mente inquieta.
La mostra, basata su estese ricerche d’archivio, ricostruisce l’itinerario di Bona de Mandiargues attraverso 71 opere comprese tra il 1950 e il 1997, provenienti dalla collezione degli eredi dell’artista e da raccolte private e pubbliche fra cui la Fondazione Intesa San Paolo, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara.
Il percorso, aperto da un gruppo di preziosi dipinti che segnano l’avvicinamento dell’artista all’immaginario surrealista, prosegue con i fantastici paesaggi infuocati del 1955-56, influenzati da un viaggio nell’Alto Egitto, e le opere astratte dalle paste spesse e materiche dalla seconda metà degli anni cinquanta fino ai primi sessanta, quando la suggestione della cultura messicana aggiunge nuovi elementi al suo immaginario.
Via Gonare, 2 (Museo Nivola), Orani, Italia
Orari di apertura
apre - chiude | ultima entrata | |
lunedì | 10:30 - 19:30 | |
martedì | 10:30 - 19:30 | |
mercoledì | Chiuso | |
giovedì | 10:30 - 19:30 | |
venerdì | 10:30 - 19:30 | |
sabato | 10:30 - 19:30 | |
domenica | 10:30 - 19:30 |