Dal 10 settembre al 15 ottobre 2020
Vincenzo Gemito (1852-1929) è uno degli esempi rilevanti di questo assioma, è segnato sia come artista che come uomo.
Gemito non può essere compreso senza Napoli, al di fuori di un destino antico, designato dalla notte dei tempi.
Gemito viene deposto nella ruota dell’Annunziata il 17 luglio 1852, quando ha un solo giorno di vita: il suo arrivo al mondo da orfano marchierà la sua intera esistenza e la sua produzione artistica.
Sin dall’età di diciassette anni, modellando il suo Giocatore di carte – apprezzato dal re Vittorio Emanuele II e acquistato per le collezioni reali – Gemito si ispira al mondo che lo circonda, agli scugnizzi come lui, modellando opere a sua immagine e somiglianza.
La rivoluzione del realismo che porta a Parigi nel 1877 con il suo Pescatorello, mette fine a quella parte dell’arte occidentale che ancora si rifa’ all’antico, aggiungendo pittoreschi pescatori napoletani ancora legati ad un’estetica da viaggiatori del Grand Tour.
Il Pescatorello di Gemito mostra il ragazzo di strada per quello che veramente è: avido, rapace e alla ricerca di cibo.
Via Miano, 2, Napoli, Italia
Orari di apertura
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