Dal 10 ottobre al 7 novembre 2022
La pittura è, per Vittorio Mazzucconi, un cammino interiore che va dall'eros alla trascendenza, con immagini che si presentano con stupefacente verità. Il suo percorso passa attraverso le donne che ha amato e che, nella mostra, prendono i nomi di figure mitologiche, adombrando la presenza più profonda degli archetipi fondamentali della vita. Con gli occhi fissi a questa "super-realtà" le vicende dell'arte contemporanea non sono spesso che le invenzioni superficiali, ideologiche e commerciali, del cammino "esteriore", così lontano da quello interiore della vera arte.
La pittura di Vittorio Mazzucconi era a dir il vero iniziata con gli studi dell'adolescenza che lo indirizzavano all'arte, per poi orientarsi verso l'architettura, a cui si è esclusivamente dedicato, ricominciando a dipingere solo nel 1977.
I suoi primi quadri evocano scenari cosmici, in cui mette però presto ordine l'architettura, con l'istintiva proporzione, la geometria e talvolta un profondo significato. "Il Lavoro spirituale" enuncia infatti fin dagli inizi l'immensa realtà dello spirito che trasforma la materia , la cui consapevolezza animerà tutta l'opera di Mazzucconi. (Ne nascerà anche l'icona della Fondazione) Si affacciano poi presto delle pulsioni più profonde, prima con la morte della mamma e dopo con l'emergere dell'eros.
Antologica divisa in 9 mostre:
1977-78 inizi
1978-79 Euridice
1980-86 La notte dell'anima
1987-89 Pre-risveglio
1989-91 Proserpina
1992-93 Amori liberi
1993-98 Psiche
1999 Carte
2000 Quadri ridipinti
Via Andrea Ponti, 1, Milano, Italia
Orari di apertura
apre - chiude | ultima entrata | |
lunedì | 10:00 - 18:00 | |
martedì | 10:00 - 18:00 | |
mercoledì | 10:00 - 18:00 | |
giovedì | 10:00 - 18:00 | |
venerdì | 10:00 - 18:00 | |
sabato | 10:00 - 18:00 | |
domenica | 10:00 - 18:00 |