Dal 1 febbraio al 8 febbraio 2020
Dall’1 all’8 Febbraio gli spazi della Fondazione Luciana Matalon ospiteranno la mostra personale fotografica di Nicholas Viviani intitolata “The Human Path”.The Human Path è la sintesi di una ricerca estetica e stilistica durata quindici anni che gli ha permesso di rendere partecipe l’osservatore e al tempo stesso suggerire spunti di riflessione. Le sue fotografie hanno come fil rouge l’uomo e la sua alienazione. All’interno dei suoi scatti, la figura umana è spesso
abbozzata e priva di dimensione. Come sottolinea Margherita Franzini: “essa pare che galleggi in un universo isolato e atemporale, come se l’uomo si fosse costruito uno spazio entro il quale si sente al sicuro, sia esso la dimensione lavorativa, una semplice routine o trovarsi insieme all’amore della propria vita”. Quasi sempre il soggetto è posto al centro della scena e lo spettatore è portato a immedesimarsi in quella piccola figura che passeggia solitaria. Raramente Viviani adopera la potenza del colore, tuttavia quando se ne serve lo utilizza per sottolineare il protagonista della scena.Vi sono richiami a grandi fotografi della New Wave italiana degli anni Ottanta del Novecento quali Luigi Ghirri, Gabriele Basilico, Mimmo Jodice, Giovanni Chiaramonte, Olivo Barbieri e Vincenzo Castella. Condivide con essi la “battaglia” tra realtà e immagine, in un tempo sospeso, ovattato dalla poesia. Viviani ha approfondito poi il tema del paesaggio, sovente mettendolo in relazione con delle shapes.Il tono narrativo è basso, descrittivo, discreto, dal gusto minimalista. Gli ambienti raffigurati sono marginali, periferici, vi è una commistione di rurale e urbano in un’alternanza tra il pensato e lo spontaneo.L’aspetto e la resa delle opere favoriscono l’introspezione e catalizzano l’attenzione dell’osservatore.
È interessante guardare come l’artista, mediante la macchina fotografica, riesca a cogliere e a imprimere su carta il sentimento di vuoto che aleggia ed esiste nonostante l’essere immersi in un’epoca ossessionata dall’istantaneità di comunicazione. In alcuni momenti la sagoma è quasi schiacciata dall’ambiente circostante, in altri pare voglia uscire dalla scena o tenda una mano per liberarsi verso il cielo.
Foro Buonaparte, 67, Milano, Italia
Orari di apertura
apre - chiude | ultima entrata | |
lunedì | Chiuso | |
martedì | 10:00 - 13:00 | |
14:00 - 19:00 | 18:30 | |
mercoledì | 10:00 - 13:00 | |
14:00 - 19:00 | 18:30 | |
giovedì | 10:00 - 13:00 | |
10:00 - 19:00 | 18:30 | |
venerdì | 10:00 - 13:00 | |
14:00 - 19:00 | 18:30 | |
sabato | 10:00 - 13:00 | |
14:00 - 19:00 | 18:30 | |
domenica | Chiuso |