Dal 14 settembre al 14 gennaio 2024
Dal 14 settembre 2023 al 14 gennaio 2024 Pirelli HangarBicocca presenta “Reincarnations of Shadows”, la prima mostra personale di Thao Nguyen Phan in Italia. Riconosciuta a livello internazionale per il suo uso combinato di pittura, immagine in movimento e scultura, l’artista vietnamita crea narrazioni oniriche e poetiche che ripercorrono la storia del suo paese in relazione con i cambiamenti ambientali e sociali contemporanei. Il percorso espositivo, concepito come un intreccio di rimandi visivi, sonori e tattili tra video, sculture, acquarelli e dipinti su seta e a lacca, esplora la pratica di Phan, mettendone in luce le qualità simboliche e immaginifiche. Per l’occasione l’artista ha realizzato una serie di nuove produzioni e un’inedita installazione video Reincarnations of Shadows (moving-image-poem) (2023): una personale riflessione sulle potenzialità trasformative e rigenerative dell’arte.
La mostra è suddivisa in due aree comunicanti e permeabili. La prima ripercorre in modo inedito la carriera dell’artista attraverso un sovrapporsi di tele e immagini in movimento. I visitatori e le visitatrici si interfacciano con i temi centrali della pratica di Phan: il rapporto tra uomo e natura; le trasformazioni sociali del Vietnam e la sua colonizzazione; la commistione culturale tra oriente e occidente, tradizione e modernità, località e globalità; la combinazione di memoria, folklore e favola per creare racconti collettivi in alternativa alla fattualità storica imposta dalle forze politiche dominanti. In Becoming Alluvium (2019-ongoing), un’installazione composta da un video e da una serie di dipinti a lacca e acquarelli su seta, l’artista indaga il ruolo economico e sociale del fiume Mekong per la regione del Sud-Est asiatico attraverso un racconto favolistico e onirico. La storia di due fratelli e delle loro reincarnazioni successive intreccia molteplici prospettive sulla natura, l’amore e il consumo, diventando metafora dello sfruttamento umano dell’ambiente e delle potenzialità di rigenerazione dello stesso.
Il pubblico è invitato ad attraversare la grande installazione, No Jute Cloth for the Bones (2019- 2023), composta da fusti di juta grezzi sospesi, per accedere alla seconda parte dell’esposizione. L’opera è un riferimento alla Grande Carestia avvenuta dell’Indocina francese tra il 1940 e il 1945, in gran parte causata dalla trasformazione delle risaie in durante l’occupazione giapponese piantagioni di juta. L’episodio da origine anche al video a tre canali, Mute Grain (2019), in cui il trauma collettivo viene ripercorso attraverso l’intreccio di testimonianze storiche orali e archivi fotografici, mescolati a immaginari fantastici dalla forte carica poetica. La seconda area è dedicata alla nuova produzione che dà il titolo alla mostra “Reincarnations of Shadows”. L’installazione video, accompagnata da una selezione di opere scultoree di Diem Phung Thi degli anni 70-90, che ispirano le sedute e il display dell’esposizione, celebra la carriera di questa artista fondamentale per la storia del Modernismo vietnamita.
Via Chiese, 2 (Ingresso Principale), Milano, Italia
Orari di apertura
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