Sabato 12 novembre, prima delle luci dell’alba, alle 6 del mattino gli/le artisti/e e le curatrici presentano My clowder is ready, we gather at dawn, mostra collettiva ed esito di Spazio Libero, la prima residenza nella storia di Casa degli Artisti guidata da Milovan Farronato in qualità di mentor. La mostra, a cura di Irene Sofia Comi e Chiara Spagnol, presenta opere e progetti site-specific e inediti realizzati durante il periodo di residenza da Andreas Andronikou, Babau, Irene Fenara, Anna Franceschini, Paolo Gonzato con la collaborazione di Rachele De Niro, Elda Miniero, Sanjeshka (Sanja Pupovac).Nata da un’intuizione di Farronato, e concepita in stretto dialogo con il mentor, My clowder is ready, we gather at dawn sarà visibile fino al 30 novembre e si propone di approfondire l’immaginario legato al felino domestico per eccellenza, il gatto, abbracciando i temi dell’imprevedibilità, del misticismo, del ferino e del crepuscolare.

Presenza costante nelle culture visuali di tutto il mondo, l’iconografia del felis catus porta con sé accezioni simboliche e archetipiche che permeano e attraversano la storia dell'uomo, dalle raffigurazioni dell’Antico Egitto all’estetica contemporanea dei meme digitali. La figura del gatto intesa come soggetto altro e non convenzionale verrà quindi interpretata a partire dagli aspetti più reconditi, stregati e selvaggi del felino, esplorando la sua natura contraddittoria e sfuggevole, così come le sue resistenze alla domesticazione. Con suggestioni che spaziano dall’origine cipriota del gatto addomesticato alla cultura punk, dalla totale immedesimazione con il felino alla riproduzione dello sguardo del predatore come metafora della sorveglianza nella società digitale, la mostra apre una riflessione sui temi dell'altro e dell'incompreso, del marginale e dell’enigmatico. Performance, installazioni cinetiche, dipinti, sculture, video e tracce audio si insedieranno negli spazi di Casa degli Artisti sgattaiolando attraverso i tre piani dell’edificio, muovendosi tra gli Studi, le scale, il bistrot e l’Atelier della Musica.