Vittorio Mazzucconi pittura 1978-79 mostra n.2, EURIDICE,

Antologica divisa in 9 mostre:

1977-78 inizi

1978-79 Euridice 

1980-86 La notte dell'anima

1987-89 Pre-risveglio

1989-91 Proserpina 

1992-93 Pittura libera

1993-98 Psiche

1999      Carte 

1999      Ultimi quadri

La pittura è, per Vittorio Mazzucconi, un "cammino interiore" che va dall'eros alla trascendenza, con immagini che si presentano con stupefacente verità. Il suo percorso passa attraverso le donne che ha amato e che, nella mostra, prendono i nomi di figure mitologiche, suggerendo la presenza più profonda degli archetipi fondamentali della vita. Con gli occhi fissi a questa "super-realtà" le vicende dell'arte contemporanea non sono spesso che le invenzioni superficiali, ideologiche e commerciali del cammino "esteriore", così lontano da quello interiore della vera arte.

Mostra 1978-79 Euridice

Il mondo della materia, che è anche quello delle emozioni, scrolla di dosso le astrazioni spirituali che erano prevalenti nel periodo precedente, prima con la sofferenza per la morte della mamma, e poi con l'eros, che si presenta con l'apparizione di Brigitte. Così come Euridice scomparve per sempre all'amato, così fece la fanciulla, questa volta perché degli impegni familiari rendevano impossibile quest'amore, portando alla decisione di troncarlo. Un abbandono che fu per l'artista una vera e e propria "Discesa agli Inferi", p ricominciando a dipingere solo nel 1977 portando con sé una lunga scia di dolore e di complessi di colpa che lo ha afflitto per molti anni: troppo per chi guardi superficialmente a una piccola storia, ma si vede che il suo fallimento ha toccato le corde profonde di un desiderio di amore negato e, a questo prezzo, ha aperto la strada alla saggezza, come accadde agli antichi eroi che intrapresero lo stesso viaggio.