Villa Croce, a Genova, venne costruita a fine '800 dalla famiglia Croce su un edificio preesistente del XVI-XVII sec., di cui probabilmente mantiene la struttura muraria.
La villa si trova nella zona suburbana della città trasformata dal 1897 con la realizzazione della Circonvallazione a mare, la strada litoranea che collega il centro alla periferia di levante.
La lottizzazione ad uso residenziale dell'area circostante la villa, che ne riduce in parte la proprietà, utilizza un nuovo modello di casa d'abitazione ottocentesca a cui l'edificio stesso si uniforma per il trattamento dei prospetti risolti con basamento a bugnato ed elevazione ritmata dalle cornici marcadavanzale e marcapiano e dai timpani intorno alle bucature. Nel 1951 i proprietari hanno donato Villa Croce col giardino circostante al Comune di Genova per destinarli a museo e a parco pubblico.
Dal 1985 è sede del Museo d'Arte Contemporanea dopo il restauro che ricostruisce filologicamente gli spazi originari eliminando gli elementi incongrui, ripristinando le parti danneggiate durante l'ultima guerra e recuperando sia le decorazioni parietali ottocentesche in stile eclettico sia gli arredi ancora esistenti.
Le sale del pian terreno conservano i camini marmorei originali e le decorazioni a tempera a secco su muro datate 1874, con soggetti tipici della seconda metà dell’ottocento, grottesche, scene mitologiche, cartigli con raffigurazioni di animali e, nella sala dedicata alle conferenze, alcune interessanti vedute della villa e di Via Ruffini come si presentavano in quel periodo, con la chiesa di Sacro Cuore e San Giacomo ancora collocata sul versante meridionale della via e un sentiero che partiva dalla villa e raggiungeva direttamente il mare.
Non è stata invece recuperata l'originaria pelle pittorica color pastello dei prospetti ma è stata utilizzato una tinta monocroma bianca riproposta all'interno nei due piani superiori privi di decorazioni.
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