Dal 30 novembre al 13 marzo 2022
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Pasolini è stato probabilmente l’intellettuale più intransigente, acuto e scomodo del secondo Novecento italiano. Nella veste di scrittore, giornalista, opinionista, attivista e regista, ha dispiegato il suo pensiero in una moltitudine di opere e documenti che lo rendono una delle figure cardine del dibattito culturale nazionale ed internazionale del secondo dopoguerra.
A ridosso del centenario della sua nascita (Bologna, 1922) la mostra di Palazzo Ducale vuole riportare l’attenzione sulla figura di Pier Paolo Pasolini e le sue principali esperienze personali, culturali e professionali attraverso il mezzo della fotografia. Partendo dall’oggettiva constatazione che Pasolini è stato uno dei personaggi pubblici più fotografati del suo tempo, il progetto espositivo in questione vuole costruire un percorso espositivo fotografico per conoscere o approfondire la conoscenza della sua vita e della sua esperienza professionale. Un’iniziativa culturale che nasce, pur nella consapevolezza dell’immenso lavoro di ricerca presente ed associato ad ogni ambito del suo impegno, dalla volontà di continuare ad alimentare, soprattutto nelle giovani generazioni, un confronto con il lascito intellettuale di Pasolini.
La scelta del mezzo fotografico per esplorare l’opera e il pensiero di Pasolini non è casuale. La sua relazione con il mezzo fotografico è stata ambivalente. Se da una parte scriveva “niente come fare un film costringe a guardare le cose”, il suo rapporto con le immagini immobili era differente come testimoniano le sue parole: “alle fotografie è sufficiente dare una occhiata. Non le osservo mai più di un istante. In un istante vedo tutto”.
Eppure, paradossalmente, per tutta la sua vita Pier Paolo Pasolini ha sempre offerto grande disponibilità nel farsi fotografare, anche in momenti privati della sua vita. Ne è testimonianza l’enorme quantità di materiale fotografico dedicato alla sua figura.
Questi scatti rendono così possibile costruire, attraverso un’attenta selezione, un percorso nelle principali esperienze che hanno caratterizzato il suo lavoro e nell’ambito della sua sfera privata. Al contempo il mezzo fotografico rappresenta, oggi più che mai, la modalità più diretta per creare un rapporto con il visitatore.
Suazes con Palazzo Ducale, e con la collaborazione del Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delezia, ha organizzato un’importante percorso che riunisce insieme circa 260 pezzi fra fotografie e documenti d’epoca e che si organizza in sezioni, ognuna delle quali raggruppa un corpus di fotografie dedicate allo specifico tema. Sono oltre cinquanta i fotografi e gli archivi coinvolti in questo progetto. Sono per citarne alcuni Nino Migliori, Italo Zannier, Elisabetta Catalano, Letizia Battaglia, Massimo Listri, Federico Garolla, Elio Ciol, Sandro Becchetti, Archivi Farabola, Cecilia Mangini, Carlo Bavagnoli, Salvatore Tomarchio, Mario Dondero e molti altri ancora.
Piazza Giacomo Matteotti, 9, Genova, Italia
Orari di apertura
apre - chiude | ultima entrata | |
lunedì | 14:00 - 19:00 | |
martedì | 10:00 - 19:00 | |
mercoledì | 10:00 - 19:00 | |
giovedì | 10:00 - 19:00 | |
venerdì | 10:00 - 21:00 | |
sabato | 10:00 - 19:00 | |
domenica | 10:00 - 19:00 |
Sempre
Non ci sono mostre in corso.
11.00 € invece di 13.00€
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