GianMarco Porru attinge, nelle sue installazioni, nei suoi film e nelle sue fotografie, alle culture e alle mitologie del mediterraneo. Vi è un costante transito tra passato e presente, un dialogo tra le tradizioni popolari e la cultura visiva contemporanea. Diversi personaggi costellano un immaginario che guarda ad un pantheon stratificato in cui citazioni al mondo antico si intrecciano con la letteratura classica, le culture ellenistiche e i misteri astrologici.

Stazione Celeste si inserisce in questa pratica e si presenta, al MA*GA, con una serie di opere fotografiche e un’installazione ambientale in cui vediamo apparire Artemide, Selene ed Ecate, rispettivamente personificazioni della luna crescente, la luna piena e la luna calante in dialogo con costellazioni che gli umani interrogano per conoscere il futuro ma anche per scoprire attitudini e inganni.