Dal 27 febbraio al 8 maggio 2022
Geografie è una mostra che nasce dal riallestimento della collezione del Museo MA*GA. Il progetto sviluppa un ambito di ricerca pluriennale che ha l’obiettivo di immaginare le mostre dedicate alla collezione come un momento di approfondimento e di innovazione che permette, attraverso la selezione di opere scelte, di raccontare, sotto una prospettiva inedita, la nostra contemporaneità. Geografie prosegue anche il dialogo che lega arti visive e letteratura all’interno dell’HIC – Hub Istituti Culturali della Città di Gallarate. Il titolo della mostra, Geografie, nasce infatti da una libera lettura e reinterpretazione dell’omonimo libro di Antonella Anedda che scrive: “Il tempo si consuma, lo spazio meno. Lo spazio si rinnova non è vero che è vuoto”.
Questo rapporto tra spazio e tempo e la capacità dell’arte di raccontare i tempi e i luoghi della nostra contemporaneità, è al centro della mostra. La mostra si apre con una serie di dipinti che affrontano in modo diretto o indiretto il tema della Seconda Guerra Mondiale e della ricostruzione tra anni Quaranta e Cinquanta. Ne è esempio emblematico “L’Urto” di Emilio Vedova in cui le vorticose forme geometriche sono un riferimento al dramma e alla violenza della guerra. A queste opere risponde il grande dipinto di Ennio Morlotti “La Pace” in cui il linguaggio cubista ricorda in modo diretto il Picasso di Guernica, di un’arte impegnata, moralmente e politicamente, a raccontare la storia nelle sue drammatiche vicende di trasformazione.
Nella seconda linea di ricerca emergono due idee di spazio a confronto che in modo trasversale caratterizzano gli anni Sessanta e Settanta: la dimensione spaziale più scientifica, fisica, quella delle scoperte cosmiche e del raggiungimento della Luna, e lo spazio politico del movimento, della lotta e della contestazione che porta a forme più elaborate di arte concettuale e architettura radicale. Le artiste e gli artisti di riferimento sono Lucio Fontana e Ugo La Pietra, Nanda Vigo, Mirella Bentivoglio e Paola Levi Montalcini. La terza linea di ricerca si rivolge alla contemporaneità e alle complesse ridefinizioni dello spazio contemporaneo. A questa parte della mostra fanno riferimento opere legate a questioni quali la definizione del rapporto tra luogo e storia, natura e artificio, e concentrandosi poi attorno a lavori che indagano in modo più profondo identità e memorie individuali e collettive.
Via Egidio de Magri, 1, Gallarate, Italia
Orari di apertura
apre - chiude | ultima entrata | |
lunedì | Chiuso | |
martedì | 10:00 - 18:00 | |
mercoledì | 10:00 - 18:00 | |
giovedì | 10:00 - 18:00 | |
venerdì | 10:00 - 18:00 | |
sabato | 11:00 - 19:00 | |
domenica | 11:00 - 19:00 |
Il museo riaprirà a partire dal 22 gennaio 2023