Dal 16 dicembre al 17 marzo 2024
La mostra, a cura di Filippo Camerota, è organizzata dal Museo Galileo in collaborazione con EGO-European Gravitational Observatory, con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e Unicoop Firenze.
L’esposizione costituisce una delle principali iniziative realizzate per celebrare i 400 anni dalla pubblicazione del Saggiatore di Galileo Galilei, il libro che, nato da una disputa sull’origine delle comete tra Galileo e il gesuita Orazio Grassi, ha posto i fondamenti del moderno concetto di scienza basato sull’osservazione e sulla sperimentazione. Gli “splendori celesti”, come si legge nella dedica dell’Accademia dei Lincei a papa Urbano VIII, sono le comete e, per estensione, i nuovi mondi che il cannocchiale permise di vedere per la prima volta nella storia dell’umanità: le montagne della Luna, le macchie solari, le fasi di Venere, i satelliti di Giove e le infinite stelle della Via Lattea. Un nuovo sguardo sull’universo destinato a cambiare radicalmente la concezione cosmologica geocentrica a favore dell’ipotesi copernicana.
L’esplorazione visuale dello spazio prosegue ancora oggi attraverso l’occhio dei satelliti e dei grandi telescopi spaziali, Hubble e James Webb. Saranno le immagini catturate dai telescopi spaziali a chiudere il quadro della grande avventura iniziata con il cannocchiale di Galileo.La sezione finale dell’esposizione è dedicata a tre osservatori astronomici costruiti da artisti contemporanei – Hannsjörg Voth, Charles Ross e Lorenzo Reina – che hanno ideato architetture per trasformare l’osservazione del cielo in un’esperienza estetica e sensoriale.
La mostra è in corso presso il Complesso Santa Maria Novella, ex dormitorio
Piazza dei Giudici, 1, Firenze, Italia
Orari di apertura
apre - chiude | ultima entrata | |
lunedì | 09:30 - 18:00 | |
martedì | 09:30 - 13:00 | |
mercoledì | 09:30 - 18:00 | |
giovedì | 09:30 - 18:00 | |
venerdì | 09:30 - 18:00 | |
sabato | 09:30 - 18:00 | |
domenica | 09:30 - 18:00 |