Il Museums für Völkerkunde Dresden è un museo etnografico di Dresda. Si trova all'interno dello Japanisches Palais, palazzo in stile barocco dell'inizio del XVIII secolo. Il museo è parte dello Staatliche Kunstsammlungen Dresden, la collezione statale del Land della Sassonia. Ospita collezioni etnografiche e antropologiche con materiale proveniente da tutte le parti del mondo, tra cui numerose testimonianze preziose e insostituibili di culture che non esistono più. Il nucleo principale della collezione ha origini antiche: molti degli oggetti provengono dall'antica Kunstkammer dell'elettore Augusto I di Sassonia, fondata nel XVI secolo. Gli oggetti raccolti dal Principe e dai suoi successori rispecchiavano il desiderio di esibire la loro passione per tutto ciò che è esotico e curioso. Dal XVIII secolo in poi l’attività collezionistica è diventata più sistematica, seguendo criteri prettamente scientifici. Il 1875 è considerato l’anno di fondazione del museo, che vanta oggi una collezione d’importanza internazionale di opere d’arte extraeuropee. Oggi, la collezione è composta da circa 90.000 oggetti e 70.000 documenti pittorici e comprende materiale proveniente da Oceania, Africa, America, Asia, Australia ed Europa. Una parte importante della collezione è costituita dalla cosiddetta "Sala di Damasco", che comprende pannelli in legno ottomano del 1810, provenienti da una casa della città siriana di Damasco. Nel 1899 il fotografo Hermann Burchardt aveva acquistato le parti in legno e le aveva inviate in Germania per conto di Karl Ernst Osthaus, il fondatore del Museo Folkwang. Osthaus non li espose mai e i suoi eredi li donarono, nel 1930, al Museo di Etnologia. Lì rimasero nel deposito fino al 1997, quando furono restaurato e integrati nella collezione del museo. Oltre alle mostre permanenti, il museo allestisce mostre temporanee.