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Il fregio dei Carracci – Opere a confronto
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Il fregio dei Carracci – Opere a confronto
Il fregio dei Carracci – Opere a confronto
Il fregio dei Carracci – Opere a confronto
conclusa

Il fregio dei Carracci – Opere a confronto

Dal 22 novembre al 16 gennaio 2020

Palazzo Fava - Palazzo delle Esposizioni

Palazzo Fava - Palazzo delle Esposizioni

Via Manzoni, 2, Bologna

Chiuso adesso: apre alle 10:00

Profilo verificato


In occasione delle celebrazioni per i 400 anni dalla morte di Ludovico Carracci, Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni di Bologna apre al pubblico le porte del Piano Nobile con i celebri cicli carracceschi di Giasone e Medea - la prima impresa collettiva di Ludovico, Agostino e Annibale – e delle avventure di Enea realizzato da Ludovico e dai loro allievi. 

Per l’occasione il museo mette in dialogo gli affreschi che rivelarono al mondo la rivoluzione dei Carracci con 31 opere tra dipinti, sculture e installazioni del Novecento provenienti dalla collezione di Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, molte delle quali mai esposte al pubblico prima: un confronto trasversale tra le epoche e gli stili, alla ricerca di affinità tematiche o formali tra le opere antiche, moderne e contemporanee. 

“Il fregio dei Carracci – Opere a confronto” - aperto al pubblico dal 22 novembre al 16 febbraio 2020 - ha alla base un lavoro di ricerca nei caveaux, condotto da Benedetta Basevi e Mirko Nottoli, storici dell’arte di Genus Bononiae, per individuare opere che presentassero attinenze tematiche. Così Il Dittatore folle di Galileo Chini - esposto per la prima volta - dipinto in occasione delle celebrazioni per l’arrivo di Hitler a Firenze nel 1938, rimanda nella sua feroce mostruosità al minaccioso Polifemo incontrato da Enea e i suoi compagni in Sicilia; mentre i nudi di Nicola Samorì, uno dei più apprezzati artisti contemporanei documentano il ciclico ritorno del classico nella storia dell’arte, analogamente a quanto fecero allo scadere del Cinquecento i tre Carracci. E ancora il tumulto della Battaglia di Giuseppe Maria Crespi, che rimanda a quello dei combattimenti di Giasone, o la Salomé di Mimmo Palladino, eroina tragica al pari della Didone dell’Eneide. Tra le opere esposte anche le Pietre Alpestri di Fortunato Depero e la Scultura Luminosa di Marco Lodola, che nei loro colori accesi e nella gioiosità della composizione richiamano il tema del gioco dei fregi della Sala Cesi, tra gare con l’arco, corse e tornei tratte dal sesto libro dell’Eneide.

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Info e orari

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Via Manzoni, 2, Bologna, Italia

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Orari di apertura

apre - chiude ultima entrata
lunedì Chiuso
martedì 10:00 - 19:00
mercoledì 10:00 - 19:00
giovedì 12:00 - 21:00
venerdì 10:00 - 19:00
sabato 10:00 - 19:00
domenica 10:00 - 19:00

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