Dal 18 febbraio al 4 giugno 2021
La mostra Giulio Ruffini. L’epica popolare e l’inganno della modernità (1950-1967) aprirà al pubblico giovedì 18 febbraio e sarà il primo di una serie di appuntamenti espositivi che si svolgeranno nel corso dell’anno in diverse città della regione per celebrare il centenario della nascita dell’artista, scomparso nel 2011.
La mostra bagnacavallese, curata dal direttore del museo Diego Galizzi, ripercorrerà i primi anni della lunga carriera del pittore di origine bagnacavallese, quelli che vanno dalla sua formazione presso la scuola di arti e mestieri di Luigi Varoli fino al 1967, un anno “cruciale” per Ruffini, un passaggio che cambierà il successivo corso del suo percorso artistico portandolo verso una poetica introspettiva, tutta giocata sulla memoria e sulla nostalgia.
Il percorso espositivo costruito al museo di Bagnacavallo riunisce per la prima volta, offrendoli alla diretta esperienza dei visitatori, i dipinti che più hanno caratterizzato questo periodo. Sono più di settanta le opere presenti in mostra, provenienti da decine di collezioni pubbliche e private, tra le quali spiccano la Pietà per il bracciante assassinato (1952), opera vincitrice del Premio Suzzara che ha dato a Ruffini notorietà a livello nazionale, la superba Crocifissione del 1954 di marcato stampo guttusiano, e i tre dipinti con i quali l’artista ha partecipato alla XXVII Biennale di Venezia.
La mostra vuole presentare al pubblico l’arte di Ruffini prima del cambiamento avvenuto nel 1967, un’arte attenta al quotidiano e al sociale che si forma come diretta espressione della sua terra e delle sue radici.
via Vittorio Veneto 1/a, Bagnacavallo, Italia
Orari di apertura
apre - chiude | ultima entrata | |
lunedì | Chiuso | |
martedì | 15:00 - 18:00 | |
mercoledì | 15:00 - 18:00 | |
giovedì | 10:00 - 12:00 | |
15:00 - 18:00 | ||
venerdì | 10:00 - 12:00 | |
15:00 - 19:00 | ||
sabato | 10:00 - 12:00 | |
15:00 - 19:00 | ||
domenica | 10:00 - 12:00 | |
15:00 - 19:00 |